Teatro D’Inverno
presenta
Lo spettacolo si propone, rispettando fedelmente il linguaggio di Collodi, di mettere in scena un adattamento dei momenti più salienti dei 36 capitoli di cui si compone il romanzo, in una trama che offra due chiavi di lettura parallele: il “Pinocchio” come “fiaba per bambini” e l’allegoria che esso rappresenta della società moderna con i suoi contrasti tra rispettabilità e libero istinto, in un periodo, quello di fine Ottocento, caratterizzato da una grande severità nell’attenzione al “formale”. Collodi iniziò la pubblicazione di Pinocchio non come romanzo ma bensì come novella a puntate su un periodico per bambini nel 1881, e solo due anni più tardi il testo venne edito così come lo conosciamo. Il Pinocchio originale, non certo quello disneyano o rimaneggiato ed edulcorato, racchiude in se molteplici influenze della narrativa gotica con una certa predilezione per il tenebroso, se non addirittura l’orrido intrecciato con il recupero di racconti e favole della tradizione popolare, come accadde in Germania con i Fratelli Grimm.
Lo spettacolo è adattato e diretto da Giuseppe Ligios, algherese di nascita e adozione, uno dei più interessanti giovani attori sardi, scritturato anche in varie produzioni nazionali, e che affianca all’interpretazione la grande capacità di regista e drammaturgo.
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